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L'Italia è stata tra i primi Paesi al mondo ad avviare e attuare l'integrazione degli alunni con disabilità nella scuola di tutti, dando vita a un vero e proprio modello riconosciuto e apprezzato sulla scena internazionale: la scuola italiana, fortemente inclusiva, ha saputo promuovere principi, orientamenti e pratiche pedagogiche progressivamente affermatisi anche in altri sistemi scolastici. A oltre trent'anni da questa scelta coraggiosa l'Associazione TreeLLLe, la Caritas Italiana e la Fondazione Giovanni Agnelli, che hanno promosso e realizzato questo Rapporto, si sono posti quesiti d'obbligo: in che misura il modello ha effettivamente funzionato? I suoi obiettivi sono stati raggiunti? Il lavoro qui presentato è una lucida analisi dei nodi critici e dei punti di debolezza che rischiano di pregiudicare la credibilità di un progetto educativo (e di civiltà) che si conferma irrinunciabile, ora e in prospettiva. L'analisi delle realtà scolastiche rivela infatti spesso grandi difficoltà, inefficienze, effetti perversi di meccanismi troppo burocratici. Il vigente modello di integrazione, per come è stato realizzato, è ancora poco intelligente. Soluzioni efficaci ed efficienti per realizzare un'effettiva integrazione degli alunni con disabilità possono essere trovate solo all'interno di un nuovo indirizzo strategico, che comporta un adeguamento della normativa e una innovativa riorganizzazione del sostegno didattico agli alunni con disabilità.